Scuola Diocesana di Formazione Teologica

della Diocesi di Adria - Rovigo

Lo scorso anno ho deciso di intraprendere un cammino di formazione che mi aiutasse a conoscere la mia fede, ad approfondire i suoi argomenti, a comprendere di più della mia vita, della presenza di Dio e della sua volontà.
Su indicazione di un amico fidato, mi sono iscritto al primo anno della Scuola Diocesana di Formazione Teologica, che peraltro conoscevo già per precedenti frequentazioni.
Quello della Scuola è un percorso di formazione umana e cristiana che impegna tre anni e tocca molte materie di studio.

Temevo a ragione che il lavoro, la famiglia, gli impegni della vita e, non ultimi, anche gli impegni già assunti nella parrocchia e nella chiesa locale, non mi avrebbero lasciato grandi spazi.
Sapevo che l’impegno il venerdì dal tardo pomeriggio, per così tanti mesi, e lo studio, mi avrebbero richiesto un sicuro esercizio di volontà e, non ultima, la collaborazione e l’aiuto di mia moglie e delle mie figlie.

Con il loro sostegno mi sono “lanciato”, confidando anche nell’aiuto del Signore.
È stata un’esperienza straordinaria, un vero dono della Provvidenza.
Ho trovato compagni di studio che hanno vissuto con me le mie stesse difficoltà, i miei stessi dubbi.

Ho trovato insegnanti qualificati e molto preparati, non solo nella scienza che ci hanno trasmesso, ma nell’umanità delle relazioni.

Mi sono sentito inserito in un gruppo più che in una classe.
Ho scoperto – se ancora ne avessi avuto bisogno – di conoscere ben poco della mia fede, della
fede di tanti che mi hanno preceduto.
Ho scoperto che Dio è realmente incarnato nel fluire della realtà, che egli ama l’uomo che pensa, che studia, che cerca…
La fede non è un semplicistico abbandono all’ignoto racchiuso in formule e riti.

La fede è tante cose, tante espressioni degli uomini, ricerca appassionata di un Dio che sempre rivela se stesso avendolo fatto in modo definitivo in Gesù di Nazaret. Dio ama la mia libertà, vuole che io lo cerchi con la ragione, con l’intuizione, con lo studio.

Vuole che lo ami conoscendolo, e conoscendolo lo ami.
Le lezioni, grazie soprattutto agli insegnanti, sono state laboratori di indagine, trasmissione ragionata di conoscenze, dialoghi appassionati, provocazioni fruttuose...
E così mi sono sorpreso più volte a domandarmi: ma come avevo fatto fino ad allora? Come avevo potuto rendere ragione della mia fede, testimoniarla, servirla in parrocchia e nella vita?
Mi sono sentito piccolo, impotente, e nello stesso tempo desideroso di conoscere sempre più.
Mi sono stupito: per la storia bimillenaria della Chiesa, per la trasmissione tenace della fede lungo i secoli da una generazione all’altra; per la formazione dei libri della Bibbia e per il suo lungo percorso sino ai giorni nostri.
Poi la meraviglia del pensiero umano e il gusto di ragionare;
i percorsi possibili per imparare a credere;
la condivisione della stessa ricerca dell’Assoluto con popoli lontani nel tempo e nella storia e pure vicini nell’esperienza;
il trascendente che abita il cuore di ogni essere umano.
È stato impegnativo e faticoso preparare gli esami.
Però mi sono sentito in cordata con i compagni che con me hanno condiviso quella fatica.
E mi sono detto: sarà mai possibile salire una vetta senza fatica?
La fatica, più che rimpicciolire la mèta, rende gustosa la conquista.
Così è stato per me.
Così mi sento di invitare chiunque si senta di cercare, chiunque desideri in cuor suo imparare a credere, chiunque si senta di voler testimoniare e condividere la sua fede, di approfondirla nel percorso offerto dalla Scuola Diocesana.


Marco Sicchiero

 

Ultimo aggiornamento: 07/10/2019 08:19 - Articolo visualizzato 1040 volte - Autore: AMMINISTRATORE