Teologia, una chiave per scrutare la realtà
Finalmente si riparte … in presenza. Speriamo!» Così si può sintetizzare lo stato d’animo e la speranza di collaboratori e studenti della Scuola diocesana di formazione teologica. La Scuola inizierà le lezioni venerdì 9 ottobre e le iscrizioni sono aperte da inizio settembre. A fine febbraio anche noi siamo stati bloccati dal lockdown dovuto alla pandemia e dopo un primo momento di esitazione abbiamo continuato le lezioni in
videoconferenza. È stata una modalità assolutamente nuova per docenti e studenti, che ci ha permesso di portare a termine tutti i corsi programmati e i relativi esami. Nella verifica finale è emerso però, con forza, che al di là della fatica che comporta la concentrazione prolungata davanti al monitor, il maggior problema è non aver avuto la lezione in presenza. Il nostro percorso di formazione ha nelle relazioni
interpersonali che si creano fra studenti e docenti un valore aggiunto troppo importante per poterlo sacrificare in modo così prolungato. Ecco perchè desideriamo con forza tornare a far lezione in presenza. La formazione ha bisogno della relazione interpersonale. I destinatari della scuola sono certamente tutti coloro che si interrogano sul significato profondo della vita, che avvertono forti le domande su Dio, sull’uomo, sul mistero della morte, sulla vita oltre la morte. Ovviamente la scuola è rivolta a chi desidera conoscere in modo più approfondito il Cristo e la Chiesa così come a chi svolge un servizio ecclesiale che vuole qualificare con una riflessione sistematica; è un’ottima opportunità per approfondire la fede alla luce della tradizione vivente della Chiesa e dell’intelligenza umana. San Pietro ci raccomanda: «Siate sempre pronti a rispondere a quelli che chiedono spiegazioni della speranza che avete in voi» (1Pt 3,15). La scuola diocesana vorrebbe supportare la ministerialità laicale, guardando a un futuro in cui la carenza di clero, ma non solo, porterà a valorizzare maggiormente l’apporto dei laici. Pur essendo una piccola realtà diocesana vogliamo con serietà riflettere dentro la tradizione e dentro la vita della Chiesa, cercando di lasciarci interpellare dalle domande che la realtà ci pone. Per questo pensiamo che debba aumentare il collegamento al contesto della nostra diocesi, così come dobbiamo avere sempre presente il contesto del nostro tempo, con tutti i suoi problemi. Non si può studiare teologia staccati dal contesto in cui si vive. Papa Francesco dice spesso: «la realtà viene prima dell’idea mentre spesso si ha l’impressione che l’idea “ruspi” via tutte le realtà». Per un laico lo studio della
teologia può essere particolarmente affascinante perchè fornisce molte chiavi per riflettere e comprendere con più profondità la realtà in cui vive e le relazioni che la costituiscono. E gli studenti della nostra scuola ci
restituiscono spesso questo vissuto pur dovendo fare i conti con i mille impegni che ognuno ha. Il percorso di studi prevede un triennio di studio che percorre l’itinerario teologico fondamentale ed è costituito da 30 venerdì di lezione per anno, dalle 17.45 alle 21. Proponiamo anche seminari tematici ed altri eventi che vengono scelti dallo studente in base ai sui interessi personali. È possibile frequentare la Scuola come corsista ordinario frequentando i tre anni di studio, oppure come corsista uditore scegliendo nel piano di studi alcuni corsi. Per ulteriori informazioni rimando al sito della scuola (www.teologiarovigo.it), in particolare alla sezione “Il piano di studi”. Ne approfitto in questa sede per ringraziare i docenti per la loro competenza e passione. È possibile iscriversi per tutto il mese di settembre. Vi aspettiamo numerosi, e non resta che augurarci «buon anno scolastico … in presenza».
* direttore della scuola diocesana
di formazione teologica