Scuola Diocesana di Formazione Teologica

della Diocesi di Adria - Rovigo

«Non possiamo smettere di cercare la bellezza»

Uno studente alla Scuola diocesana di formazione teologica risponde alla domanda: «Perché studiare teologia oggi?»

Perché studiare Teologia oggi? Proverò a rispondere a questa domanda con qualche riflessione. Da un paio d’anni frequento la Scuola diocesana di formazione teologica che prevede diciotto corsi, sei ogni anno, centoventi ore di lezione frontale, trenta pomeriggi, dal mese di ottobre fino alla prima settimana di giugno, in cui si affrontano diverse discipline come ad esempio Sacre scritture, Storia della Chiesa, Teologia Morale, Cristologia, Liturgia ecc… Una scelta, quella dello studio teologico, che decisamente va controcorrente, perché presuppone l’uscita da logiche egoistiche, ed individualiste per soffermarsi ad investire sulla persona, nella costruzione di un mondo dal “di dentro”, per sviscerare l’umano nelle sue molteplici sfaccettature. Quindi, riprendendo la domanda con la quale ho aperto questo intervento, perché interessarsi e occuparsi di teologia? Menzionando Socrate: «Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta». L’incessante ricerca, il coraggio di perdersi, la tensione infinita verso un’autenticità che solo ciò che accarezza l’anima riesce a conferire, tutto questo dovrebbe bastare per iscriversi alla Scuola. Solo chi è in continua ricerca di sé stesso, degli altri, di quello che davvero conta e perdura nella vita è più vivo, la sua esistenza ha più significato. Giovanni Paolo II comprese che senza Dio ed alienando l’essere umano non ci sarebbe stato scampo per la nostra specie. Nell’epoca più materialista ed edonista, quella che stiamo attraversando, svelare il fascino del messaggio evangelico conta più di prima. La sfida dei nostri giorni è quella di avere il coraggio di rivendicare il primato dell’essere sull’avere, della persona sulle cose. Questo significa frequentare una scuola teologica, guardare in faccia la bellezza che altro non è che la caratteristica suprema dell’esistenza. Scuola teologica? Io la definirei “Scuola della ricerca della bellezza”, di una realtà che interpella e illumina l’esistenza fino a far risplendere la luce della verità e il pieno compimento dell’amore. “Scuola di bellezza”, luogo della gloria di Dio e della salvezza dell’uomo. Bellezza è lotta consapevole contro l’appiattimento generale, una resistenza al processo di livellamento e all’omologazione, sinonimo di morte. La religione cristiana ha in sé la forza per trasformare la vita in bellezza e armonia divina. La bellezza è simmetria, proporzione, forza di persuasione, capacità di attrazione. Il bello è uno dei caratteri inalienabili dell’essere. Iscriviamoci, quindi, a queste scuole di bellezza e di umanità perché se è vero quello che affermava il principe Myskin ne “l’Idiota – La bellezza salverà il mondo”, solo curando e valorizzando queste strade che conducono al bello potremmo mantenere intatto quell’anelito di umanità che ci differenzia dagli animali da soma e ci rende più vicini al divino.
Paolo Cecco

Ultimo aggiornamento: 27/09/2023 09:55 - Articolo visualizzato 534 volte - Autore: AMMINISTRATORE