UNA SCUOLA PER TUTTI
Un nuovo anno della scuola di formazione teologica sta per iniziare e sento già la nostalgia di un tempo scandito dagli incontri del venerdì, un tempo ricco trascorso speso e impiegato molto meglio di quanto potessi immaginare. Quando un mio caro amico tre anni fa, mi ha suggerito questo percorso di studi dicendomi: “puoi fare da uditore, puoi fermarti se non ritieni utile ciò che stai imparando, puoi ripetere etc.” Ho pensato che poteva essere davvero l’occasione di riempire di contenuti le fondamenta su cui poggia la mia fede.
La scuola, perché di scuola si tratta, è organizzata e diretta da persone che hanno a cuore ogni studente, chiamandolo per nome e interessandosi alla strada che sta percorrendo, alle difficoltà che sta incontrando. Non mi sono mai sentita uno studente e basta. La mia storia, il mio percorso di vita si sono intrecciati con le storie e le vite di tutti gli altri. Come la trama e l’ordito formano il tessuto così io mi sono vista dentro un intreccio di cui non conosco il risultato finale ma che mi ha fatto vivere e sentire di appartenere ad una Chiesa viva e palpitante.
Ammetto che riprendere a studiare dopo tanti anni non è stato semplicissimo, ma gli insegnanti hanno saputo coniugare sapienza con semplicità, conoscenza con autenticità, passione con umiltà e tutto ciò si è trasformato in coinvolgimento e voglia di conoscere e approfondire. Allora il significato dei gesti che si compiono durante la celebrazione eucaristica o le parole cui si risponde, proclamando insieme il credo, ecco che tutto ciò assume nuovi contenuti riempiti di un valore che si scopre studiando Sacra Scrittura, Storia della Chiesa, Liturgia. I Profeti per esempio come gli uomini di oggi, sindacalisti, coltivatori, mandriani, chiamati dal Signore a parlare alle donne e agli uomini del loro tempo. L’omelia della domenica può non essere esaustiva per una fede adulta, ci fornisce le indicazioni per una buona pratica religiosa ma se vogliamo conoscere in modo più approfondito da dove veniamo, lo studio ci aiuta ad avere occhi e cuore più vigili e aperti ai bisogni di chi incontriamo.
Non ho mai pensato di fermarmi, anche quando alcuni ambiti di studio mi sono sembrati “tosti” da affrontare, ho condiviso la mia difficoltà con i compagni del corso e ci siamo ritrovati a studiare insieme. Questo fattore ha ulteriormente intessuto legami di amicizia e conoscenza, irrobustendo la familiarità e la solidarietà. Mi ha fatto sentire strumento vivo e dono per gli altri, collaborando alla serena partecipazione di momenti conviviali che hanno ritmato tutto il tempo dell’anno.
La regia di tutto il corso è in capo alla segreteria e al suo direttore che pensano, propongono, organizzano uscite culturali, momenti di ristoro e di festa, allietando ogni venerdì con gustose ricreazioni. Ecco gli ingredienti del successo di questo corso: la voglia di ritrovarsi per conoscere meglio la nostra storia di fede, è una scuola per tutti, perché adatta a tutti, ognuno attinge all’acqua di cui ha bisogno. Ciascuno con il proprio secchio ma certi della fonte viva da cui vogliamo attingere l’acqua che disseta le nostre vite.
Maria Carla Feriotto